Dal 1° maggio, cambiano le regole in vigore su Green Pass, mascherine e vaccini. A prevederlo è l’ultimo decreto Covid del 24 marzo, integrato dall’ordinanza firmata il 28 aprile dal ministro Speranza per la proroga dell’uso delle mascherine in alcuni luoghi al chiuso. Il decreto Covid, infatti, prevedeva l’abolizione totale dei dispositivi di protezione (se non per ospedali ed Rsa), mentre l’intervento del ministro ha allungato l’utilizzo delle mascherine in una serie di posti al chiuso fino al prossimo 15 giugno
Dove resta l’obbligo di Green Pass anche dopo il 1º maggio
La certificazione verde dovrà ancora essere esibita solo in ospedali ed Rsa. Qui chiunque entra dovrà avere con sé il Green Pass. Quella richiesta sarà la versione “rafforzata”, che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione dal coronavirus. L’obbligo per queste strutture è stato esteso fino al prossimo 31 dicembre.
Le regole sulle mascherine al chiuso dal 1º maggio al 15 giugno: l’ordinanza
– trasporto pubblico locale (tram, metro e autobus) e a lunga percorrenza (aerei, navi e treni)
– sale teatrali e da concerto, cinema, teatri
– eventi e competizioni sportive al chiuso (per esempio nei palazzetti)
– locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati
– per lavoratori, utenti e visitatori di strutture sanitarie ed Rsa
La mascherina Fffp2 sarà obbligatoria fino al 15 giugno in:
– tram
– metro
– autobus
– aerei
– navi
– treni
– sale teatrali e da concerto
– teatri
– cinema
– eventi e competizioni sportive al chiuso
– locali di intrattenimento e musica dal vivo
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, invece, rimane fino al prossimo 15 giugno per tutti i cittadini italiani che hanno più di 50 anni, pena una multa automatica da 100 euro, inviata dall’Agenzia delle Entrate. Devono vaccinarsi anche i lavoratori appartenenti alle forze dell’ordine, alle forze armate, al personale della scuola e delle università. Altrimenti vengono sospesi dalla loro occupazione. Per chi ha una professione sanitaria o lavora in ospedale, infine, l’obbligo rimarrà fino al prossimo 31 dicembre, pena sempre la sospensione dal lavoro.